Dracénie Provence Verdon Tourisme

Passeggiata in famiglia – Ampus – La Madonna di Spéluque Distanza: 8 km Durata: 2h40 Difficoltà: Facile Dislivello: 150 m

• Parcheggio al di sotto del caffè dei bracconieri. Partenza piazza del municipio (direzione Châteaudouble). • Dopo il ponte cosiddetto ‘le Raton’, girare a sinistra e seguire la pista in pietra e calcestruzzo. • In località Turquet, prendere a sinistra su una strada asfaltata. • Dopo la vite a pergola, girare a sinistra su una pista pietrosa, direzione la Madonna di Spéluque. • Dopo la cappella, seguire una pista e dopo l’oratorio Sant’Uberto, un sentiero. • Giunto in località Valsegure, prendere il sentiero a sinistra che scende nel vallone, attraversare il fiume su una passerella e salire dritto. • Sulla strada asfaltata, non prendere in direzione centro città, continuare dritto, all’oratorio prendere la strada dell’acqua con sosta al belvedere.

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Ampus

Villaggio inerpicato della Dracénie che ha saputo mantenere l’autenticità del Var settentrionale. Una passeggiata nei vicoli porta alla scoperta di una via crucis al di sopra della chiesa di San Michele. Lavatoi, canale, ‘tournaou’, mulino e altre fontane sono valorizzati grazie ad un’inedita strada dell’acqua che ricorda la lunga e paziente conquista dell’acqua in Provenza.

La strada dell’acqua e la via crucis

La sorgente ed il canale secolare di Fontigon, sulle alture di Ampus, ricordano un passato non così lontano in cui le “bugadières” (lavandaie) erano indaffarate ai lavatoi e gli uomini attorno al “tournaou” (mola per affinare comunale). Il proseguimento della strada dell’acqua vi porterà da cisterna in acquedotto nel cuore del villaggio. Più in là alla svolta di un portale medievale che protegge la cittadina sorge un incantevole giardino dell’Eden percorso dalle stazioni in terra smaltata della via crucis che conduce ad un panorama splendido.

La Madonna di Spéluque

La Cappella della Madonna di Spéluque chiamata anche Madonna del Plan risale al 1090 e dà prova di una vittoria degli abitanti di Ampus sui Saraceni. Di stile romanico, viene ceduta nel XII esimo sec. al monastero di Sant’Onorato situato sulle isole di Lérins.   Restaurata nel 1848 e più recentemente per quanto riguarda l’ala destra (monastero di San Domenico), l’interno è costituito da una navata voltata con tre campate e da una conca absidale. L’altare del decimo secolo viene sorretto da cinque colonne varie. Nella sagrestia si trovano le vestigia di una cappella risalente al 990.

La Foresta

Lungo il nostro percorso, la maggior parte della foresta si scopre sulla destra. Ricca di lecci e roverelle, ospita svariate specie animali quali i caprioli, cinghiali e perfino delle aquile. In un passato recente, l’alimentazione di numerosi gasogeni proveniva da questi boschi. Oggi, l’uomo vi “cava” il tartufo d’inverno, ma attenzione le nostre foreste sono sotto sorveglianza.

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